Modello 730/2024: 7 cose da sapere sulla Dichiarazione dei Redditi

Scopri le novità e i consigli per il Modello 730/2024 prima di fare la Dichiarazione dei Redditi.

L’avvicinarsi della scadenza per la presentazione del Modello 730/2024 segna un momento cruciale per molti contribuenti italiani. Questo documento, fondamentale per la Dichiarazione dei Redditi, necessita di una preparazione attenta e informata. Con l’introduzione di novità e aggiornamenti specifici per l’anno fiscale 2024, in questo articolo cerchiamo di chiarire alcuni dubbi.

Dettagli su Modello 730/2024

La fase di presentazione del Modello 730/2024 segna l’ultima tappa del legame tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate per un preciso anno fiscale.

In questo contesto, vengono aggregati i redditi acquisiti o accumulati dal contribuente nell’arco dell’anno fiscale e, di seguito, si procede al calcolo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) lorda insieme alle addizionali regionali e comunali. Detraendo le detrazioni fiscali, si giunge all’IRPEF netta realmente dovuta.

Con l’avvicinarsi della scadenza per la presentazione del Modello 730/2024, valido per l’anno 2023 e attivo fino a settembre prossimo, ecco sette aspetti fondamentali da sapere.

1. Destinatari del Modello 730

Per iniziare, chi è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi (730 o Redditi PF) e chi ne è esentato? Secondo le direttive dell’Agenzia delle Entrate, sono esenti coloro che non hanno redditi imponibili o che beneficiano di redditi tassati alla fonte, come i lavoratori dipendenti o i pensionati con un’unica fonte di reddito. Al contrario, coloro che hanno più fonti di reddito o intendono dedurre spese devono presentare la dichiarazione.

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È importante tenere presente che i lavoratori autonomi (con partita IVA) e le imprese non possono presentare il Modello 730. Questa dichiarazione è riservata solo a coloro che percepiscono redditi da lavoro dipendente o assimilato e ai pensionati.

2. Documenti necessari per il Modello 730/2024

Per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi è necessario avere a disposizione innanzitutto la Certificazione Unica (CU) fornita dai sostituti d’imposta.

Altri documenti utili includono la fotocopia del codice fiscale del dichiarante, del coniuge e dei familiari a carico, insieme a una fotocopia del documento d’identità. Inoltre, è necessario fornire tutta la documentazione relativa ad altri redditi, come la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, i certificati di eventuali pensioni estere, la visura catastale di terreni e fabbricati (se di proprietà), i contratti di affitto (sia per l’inquilino che per il proprietario dell’immobile locato), atti o contratti di compravendita, donazione o successione, e la documentazione del mutuo casa, eccetera.

Inoltre, è importante conservare scontrini e ricevute fiscali di prestazioni mediche e acquisti di medicinali. È consigliabile chiedere la lista dei documenti necessari direttamente al CAF che si occuperà di compilare il Modello 730.

3. Differenze tra Modello 730 precompilato e ordinario

Il 730 precompilato offre una serie di dati già caricati dall’Agenzia Entrate, semplificando il processo per i contribuenti, inclusi oneri deducibili e detraibili, a differenza del 730 ordinario.

Oltre all’ammontare dei redditi imponibili a livello fiscale, prelevati dalle Certificazioni Uniche, il modello precompilato comprende, tra le altre cose, gli oneri deducibili e detraibili, come quelli riconosciuti per:

  • spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • interessi passivi su mutui;
  • premi assicurativi;
  • contributi previdenziali;
  • spese per l’istruzione universitaria, asili nido o istruzione scolastica e relativi rimborsi.
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Un’altra differenza significativa tra il 730 precompilato e quello ordinario è che, se accettato e presentato direttamente dal contribuente senza modifiche, il primo consente di evitare i controlli documentali sulle spese detraibili e deducibili, già precaricate dall’Agenzia delle Entrate.

4. Scadenze per la presentazione

Il 730 ordinario per l’anno 2023 deve essere presentato entro il 30 settembre 2024, attraverso diversi canali accreditati, così come la dichiarazione precompilata, ammissibile fino alla stessa data.

I contribuenti potranno accedere al proprio 730 precompilato a partire dal 30 aprile 2024 e sarà possibile modificarlo e inviarlo dopo qualche giorno.

5. Detrazioni e deduzioni su Modello 730

Il Modello 730 ha lo scopo di determinare l’ammontare effettivo delle imposte dovute dal contribuente per il 2023. Pertanto, la dichiarazione dei redditi rappresenta l’occasione migliore per far valere una serie di detrazioni e deduzioni fiscali, che mirano a ridurre l’onere fiscale sul contribuente.

Le deduzioni fiscali hanno l’obiettivo di ridurre il reddito complessivo su cui viene calcolata l’imposta, e tra le spese deducibili nel Modello 730 rientrano i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori e volontari, oltre alle erogazioni liberali a favore degli enti non profit.

Le detrazioni fiscali, invece, hanno lo scopo di ridurre l’ammontare dell’IRPEF netta dovuta dal contribuente in virtù di determinate spese sostenute, come ad esempio spese sanitarie, spese per l’istruzione, interessi sul mutuo dell’abitazione, carichi familiari e oneri sostenuti per la prestazione di lavoro dipendente, come il costo del tragitto per recarsi sul luogo di lavoro con mezzi pubblici o privati.

6. Conseguenze di errori nella compilazione

La normativa italiana prevede una serie di sanzioni amministrative pecuniarie per il contribuente che, nonostante abbia regolarmente trasmesso la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, presenta un risultato diverso in termini di imposte a carico del contribuente stesso.

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Tra le varie ipotesi di sanzione, vi è quella prevista per coloro che indicano un reddito inferiore a quello accertato dagli organi di controllo competenti, un’importo di imposta inferiore a quello dovuto, o un credito superiore a quello spettante, quando tali violazioni sono realizzate attraverso l’uso di fatture, documenti falsi o operazioni inesistenti.

In tali situazioni è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria che va dal 135% al 270% della maggiore imposta o della differenza di credito utilizzato.

7. Mancata dichiarazione dei redditi

L’omissione della dichiarazione dei redditi conduce a conseguenze serie, sia pecuniarie che penali, sottolineando l’importanza di una corretta presentazione e consultazione con professionisti affidabili o CAF di fiducia.

Altre informazioni e novità

Per restare aggiornati su tutte le informazioni e le novità legate al Modello 730/2024, è consigliabile consultare la sezione Bonus di Circuito Lavoro. Qui si trovano dettagli approfonditi su incentivi e agevolazioni fiscali applicabili. Inoltre, la sezione News di Circuito Lavoro offre un’ampia panoramica sul mondo del lavoro, fornendo aggiornamenti essenziali e novità normative che possono influenzare la compilazione della dichiarazione dei redditi. 

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