Superbonus: rischio maxi multe per mancata comunicazione antifrode

Guida completa su comunicazione antifrode e rischio multe nel Superbonus.

Chi usufruisce del Superbonus per la riqualificazione energetica degli edifici rischia una maxi multa se dimentica di presentare la comunicazione antifrode. Vediamo di seguito i dettagli.

Maxi multa per chi non invia la comunicazione antifrode

Il 26 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Blocca cessioni, introducendo un obbligo rilevante per i beneficiari di contributi per l’edilizia. La mancata osservanza può comportare multe di 10.000 euro per cantieri in atto e l’annullamento delle agevolazioni per quelli da avviare. Il decreto verrà attivato a seguito dell’emanazione di un DPCM, atteso entro 60 giorni, che ne definirà dettagliatamente i requisiti.

Alcune novità riguardano appunto il Superbonus. Per gestire in modo ottimale le spese pubbliche, a partire dal 2024 e fino al 2025, si richiederà una comunicazione antifrode a tutti i cantieri esistenti o che verranno aperti.

Sanzioni da 10.000 euro

La mancata conformità comporta una multa senza precedenti nel settore dei bonus edilizi: una sanzione di 10.000 euro per i cantieri già in funzione, con l’aggiunta della possibile esclusione totale dai benefici per quelli in progetto. Non sarà concessa la possibilità di regolarizzazione postuma attraverso la remissione in bonis.

Gli obblighi del Decreto

Il decreto Blocca cessioni, passato il 26 marzo dal Consiglio dei Ministri, mira a prevenire la formazione di nuovi crediti di imposta, eliminando gli iter per la cessione e lo sconto in fattura e intensificando i controlli relativi alle detrazioni connesse al superbonus.

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Come sottolineato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, l’obiettivo è anticipare la conoscenza delle spese inerenti ai cantieri, evitando di limitarsi al momento delle fatturazioni. L’intento è quindi di monitorare le spese correnti e future.

Destinatari dell’obbligo di comunicazione antifrode

Saranno tenuti a inviare la comunicazione antifrode, ovvero tutti coloro che eseguono opere per beneficiare del super ecobonus (ovvero all’Enea) e quelli che accedono al super sismabonus (tramite il Portale nazionale delle classificazioni sismiche, gestito dal Dipartimento Casa Italia).

Il ruolo delle Cilas

Le Cilas giocano un ruolo fondamentale: l’obbligo di comunicazione coinvolge chi le ha presentate entro il 31 dicembre 2023, non avendo concluso i lavori all’interno dell’anno, e chi le presenterà o le ha presentate nel corso del 2024.

Infatti, il Governo punta a ottenere dati accurati riguardo alle Cilas già inoltrate e quelle in attesa di lavorazione, in particolare per quelle inviate prima del 17 febbraio 2023, che potrebbero ancora usufruire di cessione e sconto in fattura.

Dati da inviare

I dati da trasmettere comprendono informazioni catastali dell’immobile, l‘importo delle spese effettuate nel 2024 fino all’entrata in vigore del decreto, le spese previste per il 2024 e il 2025 e le percentuali di detrazione per le varie voci di costo.

Da quando parte

Si precisa che la normativa non è ancora in vigore e non inciderà immediatamente su chi sta realizzando interventi legati al superbonus. Ulteriori delucidazioni saranno fornite con un DPCM entro 60 giorni.

Prevenire disallineamenti dei conti pubblici

Con l’inclusione delle spese anticipate per il 2024 e il 2025, l’obiettivo è fornire previsioni più stabili per i bilanci pubblici, soprattutto in un periodo in cui le stime sono state costantemente deluse. Ci si aspetta che il 2024 si mantenga in linea con i livelli dinamici del 2023.

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Ultime novità

Per scoprire le ultime novità riguardanti il Superbonus è consigliabile consultare regolarmente la sezione Bonus di Circuito Lavoro per rimanere informati su modifiche legislative, termini e scadenze. Per un’ampia visuale sulle dinamiche attuali e future del mercato del lavoro e delle politiche di incentivazione, è utile leggere anche la sezione News.

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