Da aprile, dire addio al rimborso automatico per i ritardi dei treni Trenord: ecco come i pendolari dovranno ora procedere per richiedere il rimborso.
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Modifiche al sistema di rimborso di Trenord
Le regole per il rimborso per i ritardi di Trenord subiscono una svolta: non più automatico, ma su richiesta. L’azienda adotta questa misura nella speranza di migliorare il servizio e incentivare la puntualità, seguendo una nuova delibera regionale impulsata dall’assessore ai Trasporti Franco Lucente.
Dettagli sul rimborso per ritardi e come richiederlo
- La procedura prevede un rimborso del 30% sulla tariffa in caso di ritardi significativi, superiore alla soglia minima del 10% stabilita dall’Autorità di regolazione dei trasporti (Art).
- I pendolari hanno a disposizione quattro modalità per presentare la richiesta di rimborso: diretta sul sito, in biglietteria, per Pec o via raccomandata.
- Un anno di tempo per inoltrare la richiesta rispetto al giorno del ritardo.
Il ritardo ammissibile per il rimborso avviene quando i treni cancellati o con oltre 15 minuti di ritardo raggiungono il 10% del totale delle corse programmate.
Analisi dei ritardi di Trenord
Franco Lucente, assessorato ai Trasporti, evidenzia il bilancio dei ritardi: il 42% è dovuto a cause esterne come maltempo e incidenti. Investimenti su maggiori controlli e miglioramenti sono previsti per garantire la puntualità.
Osservazioni finali
Nonostante le problematiche, Trenord mostra dati confortanti sulla puntualità, con l’82% dei treni in arrivo entro i 5 minuti di ritardo. Inoltre, si sottolinea la parziale delusione per l’attuazione parziale del Pnnr in merito a certe infrastrutture ferroviarie.
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