Inps e contributi lavoro domestico 2023: cosa è cambiato e come agire

Leggi l'articolo e scopri le novità in merito ai contributi Inps inerenti il lavoro domestico 2023 e come fare il calcolo dei relativi contributi.

Introduzione ai contributi INPS e al lavoro domestico

I lavoratori domestici, come accade per i dipendenti del settore privato, possono accedere a varie prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative che sono garantite da enti come l’Inps e l’Inail. Questi includono:

  • l’invalidità, la vecchiaia e le prestazioni per i superstiti;
  • l’indennità antitubercolare;
  • la disoccupazione involontaria;
  • la maternità;
  • le coperture per infortuni sul lavoro e malattie professionali.

In particolare, per quanto riguarda le coperture per infortuni sul lavoro e malattie professionali, l’Inps provvede a dividere i contributi versati tra le sue gestioni e l’Inail.

Il calcolo della contribuzione da pagare per il datore di lavoro e il lavoratore viene effettuato ogni trimestre, moltiplicando il numero di ore lavorate entro l’ultimo sabato del trimestre stesso per il contributo orario.

Il contributo rimane costante se l’orario di lavoro supera le 24 ore settimanali, mentre se l’orario di lavoro è inferiore, la contribuzione è commisurata a tre diverse fasce di retribuzione effettiva.

L’Inps ha comunicato i valori di riferimento per il calcolo dei contributi dei lavoratori domestici per l’anno in corso attraverso la Circolare numero 13 del 2 febbraio 2023.

Esaminiamo dettagliatamente tutte le novità.

Comprendere i contributi Inps per il lavoro domestico e variazioni per il 2023

L’INPS ha comunicato gli importi dei contributi che i lavoratori domestici, come colf e badanti, dovranno versare per il 2023 nella circolare n. 13 del 2 febbraio. Il documento contiene le tabelle con gli importi di riferimento e i coefficienti di ripartizione basati sulle diverse fasce di retribuzione, su cui poi si calcolano i contributi dovuti.

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Questi importi vengono determinati ogni anno in base alla variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati, che l’ISTAT ha indicato all’8,1% per il 2021-2022.

Ci sono diversi fattori che influenzano l’importo dei contributi dovuti per i lavoratori domestici, tra cui:

  • la retribuzione oraria;
  • il numero di ore contrattuali dichiarate;
  • la CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari);
  • la tipologia del contratto di lavoro.

Anche nel 2023, per i rapporti a tempo determinato, continuerà ad essere applicato il contributo addizionale a carico del datore di lavoro, pari all’1,40% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali.

Tuttavia, questa regola non si applica ai lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti.

Come calcolare i contributi dei collaboratori domestici, colf e badanti

Se una persona è impiegata come lavoratore domestico, come badante, colf o babysitter, il datore di lavoro è tenuto a versare i contributi previdenziali all’INPS per la persona stessa. Questo permette al lavoratore domestico di avere una pensione una volta che smetterà di lavorare.

Il calcolo degli importi dei contributi da versare si basa sul suo stipendio orario effettivo, che include la paga base, la tredicesima mensilità e una quota oraria per il vitto e l’alloggio, e sul numero di ore pagate nel trimestre di riferimento.

Esistono due tabelle a cui fare riferimento per calcolare i contributi, a seconda del tipo di contratto di lavoro che il lavoratore domestico ha:

  • una per i contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato solo per sostituzione di collaboratori assenti;
  • una per i contratti a tempo determinato con contributo addizionale.

In entrambe le tabelle, le fasce di stipendio indicano la quota dei contributi orari a carico del datore di lavoro e la quota dei contributi orari a carico del lavoratore domestico.

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Se il lavoratore domestico lavora meno di 24 ore alla settimana, la quota contributi varia in base al suo stipendio orario. Per calcolare i contributi da versare, il datore di lavoro deve moltiplicare la quota dei contributi riferita allo stipendio orario del lavoratore domestico per il numero di ore lavorate nel trimestre.

In questo modo, il lavoratore domestico può essere sicuro che i suoi contributi previdenziali vengano pagati correttamente e che avrà diritto a una pensione in futuro.

Se un’assistente domestica, una badante o una colf lavora per più di 24 ore a settimana, la quantità di contributi da versare è fissa e non dipende dal tasso orario del lavoratore. Per calcolare l’ammontare dei contributi da pagare, è necessario moltiplicare la somma fissa dei contributi di riferimento per coloro che lavorano più di 24 ore a settimana per il numero di ore lavorate nel trimestre.

Risorse per orientarsi nel sistema INPS dei lavoratori domestici

Per controllare i contributi previdenziali che il datore di lavoro versa, è possibile valutare diverse opzioni. Il datore di lavoro è obbligato a effettuare il versamento dei contributi ogni tre mesi, rispettando le scadenze indicate dall’INPS.

Queste scadenze sono:

  • dal 01 al 10 aprile per il primo trimestre;
  • dal 01 al 10 luglio per il secondo;
  • dal 01 al 10 ottobre per il terzo;
  • dal 01 al 12 gennaio per il quarto.

Il datore di lavoro può effettuare il versamento dei contributi tramite diverse modalità, tra cui:

Per controllare i contributi versati dal datore di lavoro, si può ricorrere al servizio online disponibile sul sito dell’INPS. Dopo aver effettuato l’accesso, è possibile visualizzare un riepilogo dettagliato dei contributi previdenziali versati dal datore di lavoro, trimestre per trimestre, e verificare se sono corretti.

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Sul sito dell’INPS è dunque disponibile un portale per l’invio di comunicazioni obbligatorie, come iscrizioni, variazioni, calcolo dei contributi e contestazione del provvedimento per mancato pagamento dei contributi. Inoltre, c’è un simulatore per il calcolo dei contributi tredicesima, che è riservato ai lavoratori domestici, colf, badanti e datori di lavoro domestico, e al quale si accede tramite SPID.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.