FAQ concorsi docenti UIL: guida essenziale per candidarsi

Scopri le domande frequenti di UIL Scuola sui concorsi docenti 2023-2024.

Nel 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha lanciato un’iniziativa cruciale per il futuro del sistema educativo italiano: i concorsi docenti per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. Questi concorsi rappresentano un pilastro fondamentale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), volti a reclutare circa 30.000 insegnanti. 

Gli insegnanti interessati ai concorsi scuola 2023 devono affrontare un processo complesso: scadenze, requisiti specifici, e procedure dettagliate. Per facilitare questo percorso, UIL Scuola ha pubblicato una serie di FAQ, fornendo chiarimenti essenziali e guidando i candidati attraverso le varie fasi del concorso. Questo articolo si propone di esplorare in dettaglio queste FAQ, offrendo ai potenziali candidati tutte le informazioni necessarie per partecipare con successo a questi importanti concorsi docenti.

Panoramica delle FAQ di UIL Scuola

UIL Scuola ha preso l’iniziativa di semplificare il percorso per i candidati interessati ai concorsi docenti 2023. Con la pubblicazione di una serie di FAQ (pdf), UIL Scuola ha fornito un supporto basilare. Le FAQ coprono un ampio spettro di argomenti. Vediamo di seguito di cosa si tratta.

FAQ concorsi docenti per scuola dell’infanzia, primaria e secondaria 2023-2024

Quali sono i termini di presentazione della domanda? 

Per partecipare ai concorsi docenti 2023, è fondamentale segnare sul calendario le date cruciali. Le domande possono essere inoltrate a partire dall’11 dicembre 2023 e si accettano fino alla mezzanotte del 9 gennaio 2024. Questo intervallo temporale vale per qualsiasi categoria di concorso, ordine scolastico o tipo di posizione a cui si intende candidare.

In che modalità si presenta la domanda?

Le domande si presentano esclusivamente online. I candidati possono utilizzare la piattaforma inPA, Istanze Online o l’applicazione Piattaforma Concorsi e Procedure selettive del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). Per accedere e compilare l’istanza, è necessario disporre delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o della Carta di Identità Elettronica (CIE), strumenti che garantiscono sicurezza e facilità nel processo di candidatura.

Quante regioni è possibile scegliere?

Nel contesto dei concorsi docenti per l’anno 2023-2024, è essenziale capire come funziona la scelta della regione. Per ogni bando di concorso, i candidati possono selezionare una sola regione. Dato che i bandi sono due – uno per la scuola dell’infanzia e primaria e l’altro per la scuola secondaria di I e II grado, entrambi coprendo posti comuni e di sostegno – è possibile optare per due regioni differenti, una per ciascun bando.

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Per esemplificare, un aspirante insegnante che concorre per un posto nella scuola secondaria, sia per il I grado che per il II grado, deve scegliere una sola regione per queste categorie. Tuttavia, se lo stesso candidato desidera partecipare anche ai concorsi per la scuola dell’infanzia o primaria, ha la possibilità di selezionare un’altra regione per queste ultime.

Si suggerisce vivamente ai candidati che intendono partecipare a più categorie di verificare con attenzione la disponibilità dei posti nelle regioni che li interessano, per massimizzare le proprie opportunità nei concorsi docenti.

A quante procedure è possibile partecipare nella scuola della infanzia e primaria?

Nel contesto dei concorsi docenti, è importante conoscere il numero massimo di procedure a cui è possibile aderire. Per la scuola dell’infanzia e primaria, i candidati possono partecipare fino a un massimo di quattro procedure, tutte all’interno della stessa regione. Queste includono posizioni per il posto comune e di sostegno, sia per la scuola dell’infanzia che per quella primaria.

A quante procedure è possibile partecipare nella scuola secondaria?

Analogamente, per la scuola secondaria, i candidati possono iscriversi a un massimo di quattro procedure, sempre in una singola regione. Queste comprendono una classe di concorso per il I grado, una per il II grado, e posizioni di sostegno per entrambi i gradi. È rilevante notare che i docenti con titoli di accesso per più classi di concorso dello stesso grado, come ad esempio A011 e A012, dovranno fare una scelta mirata e candidarsi solamente per una di queste classi. Questo aspetto è cruciale per orientarsi strategicamente nei concorsi docenti.

Possono partecipare i docenti già di ruolo o che sono attualmente inseriti in altre graduatorie concorsuali (es. straordinario bis o concorso ordinario)? 

Sì, si può partecipare, a patto di possedere i titoli di accesso richiesti per la classe di concorso o la tipologia di posto. Interessante notare che un docente di ruolo può anche concorrere per la stessa classe di concorso o tipologia di posto che già detiene, anche nella stessa regione.

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Quanto costa partecipare e in che modalità avviene il pagamento?

Per ogni tipologia di posto a cui ci si candida, è richiesto un contributo di segreteria di 10 euro. Ad esempio, un candidato che concorre sia per una classe di concorso di I grado sia per il sostegno dovrà versare 20 euro, mentre chi partecipa a tutte le tipologie di posto per la scuola secondaria dovrà pagare 40 euro.

Questo pagamento deve essere effettuato prima dell’invio della domanda e la ricevuta va allegata all’istanza, come requisito indispensabile per la validità della candidatura.

Quali sono i titoli di accesso per la scuola della infanzia e primaria?

Per il posto comune, i candidati possono accedere con una Laurea in Scienze della Formazione Primaria, che funge da titolo abilitante, o un Diploma magistrale con valore di abilitazione, incluso il diploma sperimentale a indirizzo linguistico, ottenuti entro l’anno scolastico 2001/2002. Per le posizioni di sostegno, è necessario avere un titolo di specializzazione.

Quali sono i titoli di accesso per la scuola secondaria?

Per i laureati che aspirano a insegnare nella scuola secondaria, i requisiti includono il possesso di una laurea con gli insegnamenti o crediti adeguati per la classe di concorso desiderata. In aggiunta, è necessaria l’abilitazione specifica per le classi di concorso di interesse, 24 CFU/CFA (acquisiti entro il 31 ottobre 2022), o un servizio di almeno tre anni negli ultimi cinque in scuole statali.

Per i diplomati (ITP), è sufficiente un diploma in linea con la classe di concorso. Nel caso delle posizioni di sostegno, oltre al titolo di studio adatto al grado richiesto, è indispensabile il titolo di specializzazione. Gli anni di servizio in sostegno senza titolo specifico, tuttavia, non qualificano per l’accesso.

Entro quanto tempo deve essere posseduto il titolo di accesso?

È indispensabile avere il titolo di studio richiesto entro il 9 gennaio 2024, data limite per la presentazione della domanda. Questo significa che i candidati che non hanno completato, entro tale data, il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria o il corso di specializzazione sul sostegno (TFA) non saranno ammessi.

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Un aspirante in possesso sia dei 24 CFU/CFA conseguiti entro il 31 ottobre 2022 che dei tre anni di servizio di cui uno specifico per la classe di concorso richiesta, con quale titolo di accesso deve registrarsi nella procedura di iscrizione?

Per gli aspiranti che hanno sia i 24 CFU/CFA (conseguiti entro il 31 ottobre 2022) sia tre anni di servizio specifici per la classe di concorso, la scelta del titolo di accesso da utilizzare nella procedura di iscrizione è flessibile. Entrambe le opzioni sono valide.

Tuttavia, chi opta per i tre anni di servizio dovrà dettagliare le tre annualità nel sistema. In alternativa, indicare i 24 CFU/CFA può semplificare e velocizzare il processo di iscrizione online. È importante notare che chi si registra con i 24 CFU/CFA dovrà conseguire ulteriori 36 CFU per ottenere l’abilitazione completa, mentre chi si iscrive con i tre anni di servizio necessiterà di 30 CFU aggiuntivi.

Come si calcolano i tre anni di servizio come requisito di accesso?

I tre anni di servizio richiesti devono essere stati completati negli ultimi cinque anni scolastici e devono essere stati prestati esclusivamente nelle scuole statali. È possibile che questi servizi siano stati svolti in ordini di scuola diversi, incluso il sostegno. Importante è che almeno uno di questi anni sia stato dedicato alla classe di concorso specifica per cui si intende partecipare al concorso.

Per considerare valida un’annualità di servizio, è necessario aver lavorato per almeno 180 giorni, anche non consecutivi, o aver prestato servizio in maniera ininterrotta a partire dal 1° febbraio fino al completamento degli scrutini. Questo dettaglio è fondamentale per assicurarsi che l’esperienza lavorativa sia conforme ai criteri richiesti nei concorsi docenti.

Consigli su come prepararsi ai concorsi

Per i candidati ai concorsi docenti, una preparazione accurata è fondamentale. Un’ottima risorsa in questo senso sono i testi di Edizioni Simone, specificamente progettati per i concorsi scuola 2023. Questi manuali offrono una panoramica completa sui temi di studio e sulle metodologie richieste, aiutando i candidati a navigare efficacemente attraverso le diverse fasi del concorso. Con contenuti aggiornati e conformi ai bandi di concorso, i testi di Edizioni Simone rappresentano uno strumento prezioso per chi punta a una preparazione completa e mirata.

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