Colloquio Motivazionale

Come affrontare un colloquio motivazionale

Primo passo è arrivare preparati al fatidico momento e quindi consigliamo di studiare bene l’azienda selezionatrice non solo per eventuali domande colloquio motivazionale che ci possono fare ma anche farlo proprio per noi, per conoscere l’ambiente e le persone che vivono in quel luogo di lavoro e capire se il contesto è adatto alle nostre caratteristiche o no. Si parte da studiare il sito web della società per capire bene cosa fa, qual è la sua storia e che opportunità di crescita professionale ci sono. Come presentarsi ai colloqui motivazionali? Sicuramente un abbigliamento classico sarebbe l’ideale ma, se non ci sentiamo a nostro agio, possiamo optare per qualcosa di più informale, stando sempre attenti a essere ben curati, puliti e ordinati, evitando stravaganze. Presentarsi sempre con una copia aggiornata del CV che ci potrà essere chiesta in quel momento. Il colloquio motivazionale è un momento in cui mostrare professionalità quindi è sempre bene evitare di presentarsi con un genitore o un amico, meglio insomma soli e concentrati. Non sono ammessi ritardi per nessun motivo al mondo, chi è in ritardo ha sempre torto: presentarsi piuttosto in anticipo. E attenzione non solo a quello che si dice: una volta di fronte al selezionatore dirà molto di noi la comunicazione non verbale ovvero i nostri movimenti, la postura, come gesticoliamo; mantenersi calmi e rilassati ci permetterà di evitare tutti quei movimenti inutili che possono solo penalizzarci.

Colloquio motivazionale, cosa dire

Cercare prima di tutto di rendere il colloquio tecnico motivazionale una chiacchierata, renderla una conversazione piacevole più che un momento di stress, il tutto svolto con un atteggiamento positivo, proattivo in modo da rispondere serenamente anche a eventuali domande “difficili” o inattese che quasi sempre capitano tra le domande colloquio motivazionale. Nelle risposte, risulta vincente sempre la modestia e la sincerità e la capacità di elaborare discorsi articolati, al bando monosillabi o frasi corte e criptiche. Capitolo a parte merita la questione stipendio: spesso si pensa che parlarne potrebbe indispettire chi ci sta di fronte. La domanda è invece lecita, solo va posto nel modo giusto: aspettare che sia il selezionatore a parlarne altrimenti saremo noi, ma solo alla fine del colloquio, a porla chiedendo contratto e remunerazione per profili come il nostro.

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