Come diventare insegnante di sostegno: la guida completa

Scopri il percorso per diventare insegnante di sostegno. Leggi i requisiti specifici per le diverse tipologie di scuola e come superare il TFA sostegno.

Oltre ai docenti di ruolo, sia nelle scuole dell’infanzia e primarie che nelle scuole secondarie, un’importante figura che riveste un ruolo fondamentale nel processo di istruzione è l’insegnante di sostegno.

Nel corso di questa guida, esamineremo i passi necessari per diventare un insegnante di sostegno, i requisiti richiesti e il percorso formativo consigliato per raggiungere questo obiettivo. Per scoprire tutte le opportunità e aggiornamenti in merito ai concorsi pubblici scuola, clicca qui.

Qual è il percorso per diventare insegnante di sostegno

Esistono diverse vie per intraprendere la carriera di insegnante di sostegno. Prima di tutto, è essenziale distinguere tra gli insegnanti di sostegno di ruolo, coloro che hanno superato il relativo concorso, e i supplenti, chiamati a svolgere tale ruolo in base all’iscrizione nelle fasce II (previa abilitazione all’insegnamento) o III (mediante la presentazione della MAD, la Messa a Disposizione).

In questo articolo, ci concentreremo specificamente sui requisiti necessari per diventare insegnanti di sostegno di ruolo. 

Quali sono i requisiti per diventare un insegnante di sostegno?

I passi da compiere sono simili a quelli richiesti per diventare insegnanti, con una differenza chiave riguardante la fase di abilitazione per l’insegnamento. Per diventare insegnanti di sostegno bisogna:

  • Possedere una laurea o un altro titolo idoneo all’insegnamento;
  • Ottenere l’abilitazione al sostegno, completando il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) sostegno;
  • Superare il concorso.

I requisiti di titolo variano a seconda che l’aspirante insegnante voglia lavorare nelle scuole primarie o dell’infanzia, oppure negli istituti di istruzione secondaria.

Come diventare insegnante di sostegno nella scuola primaria

Per ricoprire la posizione di insegnante nella scuola dell’infanzia e primaria, è richiesto il possesso di una laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria o un diploma ottenuto prima dell’anno scolastico 2001-2002, proveniente dalla Scuola magistrale o dal Liceo socio-psico-pedagogico.

Titoli richiesti per diventare insegnate di sostegno scuola secondaria

Nel caso in cui si desideri insegnare in un istituto secondario di primo o secondo grado, invece, è necessario essere in possesso di una laurea di secondo livello o a ciclo unico, o un titolo equipollente, oppure detenere un diploma tecnico-pratico.

Quali sono i cambiamenti previsti per diventare insegnante di sostegno?

Ricapitolando, per ottenere la qualifica di insegnante di sostegno a tempo indeterminato, è necessario superare un apposito concorso, al quale possono partecipare coloro che possiedono un titolo di accesso ad una specifica classe di concorso, i 24 Crediti Formativi Universitari (CFU), una specializzazione in sostegno e l’abilitazione su una specifica classe di concorso. L’abilitazione viene ottenuta completando con successo un percorso di Tirocinio Formativo Attivo (TFA).

L’ammissione al TFA è riservata esclusivamente a individui che soddisfano determinati requisiti. Nel caso della scuola primaria, è richiesto uno dei seguenti titoli:

  • Laurea in Scienze della formazione primaria o titolo equivalente ottenuto all’estero e riconosciuto in Italia.
  • Diploma magistrale, conseguito in Italia o all’estero, entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, i requisiti sono i seguenti:

  • Abilitazione sulla classe di concorso oppure titoli equivalenti ottenuti all’estero e riconosciuti in Italia.
  • Laurea magistrale o a ciclo unico, accompagnata dai 24 CFU o dall’abilitazione per un’altra classe di concorso o grado di istruzione.

Diventare insegnante di sostegno senza laurea

Grazie al diploma che consente l’accesso alle classi di concorso ITP, è possibile diventare insegnante di sostegno anche senza laurea, sfruttando il meccanismo della messa a disposizione (MAD). Questa procedura prevede l’invio dell’autocandidatura direttamente agli istituti scolastici per coprire brevi supplenze.

Per presentare la domanda di messa a disposizione, è necessario compilare i moduli disponibili sui siti web delle scuole e successivamente farli pervenire alle stesse attraverso diversi canali, tra cui:

1.    Posta elettronica certificata (PEC)

2.    Raccomandata con avviso di ricevimento (A/R)

3.    Fax

4.    Consegna a mano

È importante notare che questa opzione diventa particolarmente rilevante quando le graduatorie dei docenti risultano essere vuote. In tal caso, i dirigenti scolastici potrebbero convocare insegnanti mancanti dalle liste MAD per garantire la copertura delle necessità didattiche.

Corso per diventare insegnante di sostegno: cosa c’è da sapere sul TFA sostegno

Il TFA Sostegno rappresenta un corso universitario con una durata minima di 8 mesi, finalizzato all’ottenimento dell’abilitazione per diventare insegnanti di sostegno. L’accesso a tale corso avviene attraverso una prova pre-selettiva e offre un percorso formativo caratterizzato dalla multidisciplinarietà.

Attraverso la partecipazione a corsi, laboratori e prove pratiche, gli aspiranti insegnanti sviluppano una solida preparazione psico-pedagogica e acquisiscono gli elementi chiave della didattica

Coloro che hanno maturato almeno 3 anni di esperienza nell’insegnamento negli ultimi 5 anni, o che sono in possesso di una laurea in Scienze della formazione primaria o di un altro titolo abilitante per la scuola primaria o dell’infanzia, possono accedere di diritto al TFA Sostegno, senza dover superare la prova pre-selettiva.

Inoltre, sono esentati dalla prova pre-selettiva del TFA Sostegno gli aspiranti insegnanti abilitati all’insegnamento attraverso il conseguimento dei 24 CFU in ambito pedagogico e psicologico, come richiesto dalla normativa (dal 2025, saranno necessari 30 CFU).

Concorso per insegnanti di sostegno

Il concorso per accedere alla posizione di insegnante di sostegno di ruolo è indetto a livello nazionale e gestito a livello regionale. L’esame si articola in una fase scritta, in cui i candidati devono rispondere a domande a scelta multipla, seguita da una prova orale.

Chi è l’insegnante di sostegno e quali sono i suoi compiti?

La figura dell’insegnante di sostegno viene coinvolta quando in una classe sono presenti uno o più studenti con disabilità che richiedono specifiche attenzioni formative. Per poter integrare uno specialista in sostegno nel corpo docente di una classe, è essenziale che la disabilità (sia essa fisica, sensoriale o psichica) sia stata ufficialmente riconosciuta da una commissione medica ai sensi della legge n. 104/1992.

È tuttavia sbagliato considerare l’insegnante di sostegno come una risorsa “esclusivamente dedicata” agli studenti con disabilità. Il ruolo di questo insegnante è collaborare con gli altri docenti della classe per creare un ambiente inclusivo che favorisca la partecipazione degli studenti con disabilità. Insieme agli altri insegnanti e tenendo conto delle valutazioni dei professionisti medici che seguono gli studenti con disabilità, l’insegnante di sostegno elabora un Piano Educativo Individualizzato (PEI), che stabilisce gli obiettivi didattici da raggiungere nel corso dell’anno scolastico.

La funzione dell’insegnante di sostegno riveste dunque un ruolo cruciale per il benessere e la formazione di tutti gli studenti presenti nella classe.

Percorso formativo per diventare insegnante di sostegno 

La scelta del percorso formativo per diventare insegnante di sostegno varia in base alla tipologia di scuola in cui si desidera insegnare. Coloro che ambiscono a lavorare con i bambini possono optare per l’iscrizione al corso di laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis), attualmente l’unico corso abilitante per l’insegnamento nelle scuole primarie e dell’infanzia.

Per coloro che aspirano a insegnare nella scuola secondaria, esiste la possibilità di iscriversi a diversi corsi di laurea, anche attraverso l’opzione di università telematiche

Tuttavia, è importante sottolineare che, indipendentemente dalla scelta del percorso formativo, sarà necessario integrare la propria preparazione con un corso di abilitazione per poter esercitare l’insegnamento.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.